Authors: Duhamel & Mény
Summary: length : 2388 words
I diritti dell'uomo sono i diritti dell'individuo nella sua essenza univerale astratta, per questo sono anteriori e superiori ad ogni ulteriore diritto anche a quello positivo statuale. Proclamati due secoli fa essi rappresentano l'inizio della modernit⦠politica e giuridica e sottolineano l'autonomia del soggetto umano contro ogni potere derivante dal diritto naturale o divino. Essi rappresentano anche l'affermazione dell'umanesimo e del suo obiettivo cos come definito da kant: ®la fuoriuscita dell'uomo dallo stato di minoritâ¦Â¯.
L'autore passa poi a esaminare i due casi piâ importanti che hanno segnato la proclamazione dei diritti: il Bill of Rights della costituzione americana e la Declaration Franâ¡aise. Quest'ultima si differenzia da quella americana per i numerosi riferimenti alla legge tanto che apre un vero e proprio dibattito sul concetto di libertâ¦: libert⦠di o libert⦠da? A seconda dei punti di vista, l'uomo pu⢠essere cos collocato astrattamente fuori dalla storia - ed in tal caso la sua libert⦠sarebbe del tutto aleatoria - o inserito nel suo contesto il quale d⦠contenuto al diritto e fa della libert⦠una realt⦠(Burke). Di qui, le posizioni opposte del soggettivismo e del contrattualismo, il primo, contrariamente al secondo, incapace di considerare il diritto naturale all'interno di un ordine normativo. L'antisoggettivismo ha avuto in Duguit, Hauriou, Kelsen i suoi piâ tenaci sostenitori.
Solo in questi anni sessanta i diritti dell'uomo sono stati completamente recepiti sia dalla giurisprudenza liberale americana che dal diritto positivo francese.
In coda alla voce, l'autore apre una nota sulla Thâorie de la justice di John Rawls.