Authors: Duhamel & Mény
Summary: Length: 1200 words
I sondaggi di opinione sono entrati in Francia con la prima elezione a suffraggio universale del presidente della repubblica; da allora sono qualificati nella maniera piâ diversa: da tecnica statistica di rilevazione dati a tecnica di manipolazione dell'opinione.
Basato sul principio del calcolo delle probabilitâ¦, il sondaggio suppone il rispetto delle seguenti regole: costruzione di un campione rappresentativo della popolazione (per estrazione casuale o per ricorso alla stratificazione della popolazione per sesso, etâ¦, ecc.); presenza di un numero rilevante di intervistatori; realizzazione delle interviste in diverse ore del giorno; controllo dei dati; ma, soprattutto, la qualit⦠di un sondaggio dipende dalla pertinenza delle domande. Infatti, l'autore precisa che una cosa Å misurare una caratteristica, altra Å rilevare un comportamento, un'intenzione di comportamento o un'opinione.
In tutti i regimi in cui le elezioni hanno grande rilievo, i sondaggi rivestono una funzione fondamentale nell'aggiornare i candidati - ma anche gli elettori - sullo stato dell'opinione. L'autore sostiene che il potere dei sondaggi Å proporzionale a quello degli elettori e che, fra i due, non c'Å rapporto di usurpazione. Non riconosce dunque l'esigenza di interrompere l'uso dei sondaggi nella settimana prima del voto intanto che esso Å uno strumento di informazione al pari di altri media.
Tuttavia riconosce al sondaggio di aver modificato sostanzialmente le modalit⦠di elezione sia nella fase di selezione dei candidati che durante la campagna ed anche durante l'intero mandato dei governanti. A suo parere, il sondaggio consente il passaggio ad un sistema in cui l'opinione Šun attore permanente e non un attore consultato solo periodicamente. Si tratta di una democrazia di scambio tra cittadino ed eletto e non una nuova forma di dittatura, quella dell'opinione.